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Lo scrivente qui è un ex volontario olimpico che scrive dalla sua cameretta in quel di Prato.
La quindicesima ed ultima giornata è stata molto simile alla precedente, esclusi i centri commerciali. Puntata rapida all'Hotel Meridien dove Cososhenko aveva una riunione, poi villaggio olimpico per una breve sosta con l'occasione di salutare nuovamente tutti i volontari conosciuti li. Partenza in grave ritardo per la montagna, questa volta San Sicario, dove siamo arrivati a gara finita. Cinque minuti di permanenza e ritorno di gran carriera a Torino dove, per l'ultima volta consegno telefono, auto, accredito e Cososhenko nelle capaci mani del socio che se li è cuccati per gli ultimi due non facili turni. Saluti e strette di mano, gentile e tirchissimo omaggio di Cososhenko, una boccia di spumante Ucraino che non penso che aprirò mai, aprirlo potrebbe significare rischiare l'avvelenamento ;-)
Pomeriggio con la coppia lodigiano-sabauda poi, aperitivo e cena con l'ospite olimpica e amici vari. Latitante Gilthas colpito da fulminante e persistente squaqquerone olimpico.
Notte
Sveglia di buon mattino per gli ultimi preparativi.
Infilare tutto il necessario in valigia è un'opera di alta ingegneria ma lo spazio è sufficente, riesco anche a infilarci la famosa boccia di spumante Ucraino. La mattinata prosegue fra preparativi e chiacchiere con l'ospite olimpica che continua a dire: "ma come farò senza il mio volontario olimpico??!!".
Bene farai cara Panda, meno casino per casa, meno puzzo in bagno, nessun bozzolo/baccello che dorme in cucina mentre sorseggi il tuo Yogurt mattutino. Si, ammettiamolo, decisamente una vita migliore :-)
Viaggio di ritorno spettacolare, il primo tratto a oltre 300km/h sul nuovo servizio TAV (che dopo aver visto con i miei occhi la Val di Susa ha il mio pieno sostegno), con un treno bellissimo, dentro e fuori, silenziosissimo e veloccissimo. Arrivo con 10 minuti d'anticipo a Milano, cambio rapido, Intercity che seppur antidiluviano rispetto alla meraviglia tecnologica che lo ha preceduto mi porta a casa in più che perfetto orario.
Fra un ora la cerimonia di chiusura che ci porta via definitivamente anche questa splendida olimpiade vissuta per una volta in un modo diverso e assolutamente affascinante.
Lo scrivente qui è un ex volontario olimpico che scrive dalla sua cameretta in quel di Prato.
La quindicesima ed ultima giornata è stata molto simile alla precedente, esclusi i centri commerciali. Puntata rapida all'Hotel Meridien dove Cososhenko aveva una riunione, poi villaggio olimpico per una breve sosta con l'occasione di salutare nuovamente tutti i volontari conosciuti li. Partenza in grave ritardo per la montagna, questa volta San Sicario, dove siamo arrivati a gara finita. Cinque minuti di permanenza e ritorno di gran carriera a Torino dove, per l'ultima volta consegno telefono, auto, accredito e Cososhenko nelle capaci mani del socio che se li è cuccati per gli ultimi due non facili turni. Saluti e strette di mano, gentile e tirchissimo omaggio di Cososhenko, una boccia di spumante Ucraino che non penso che aprirò mai, aprirlo potrebbe significare rischiare l'avvelenamento ;-)
Pomeriggio con la coppia lodigiano-sabauda poi, aperitivo e cena con l'ospite olimpica e amici vari. Latitante Gilthas colpito da fulminante e persistente squaqquerone olimpico.
Notte
Sveglia di buon mattino per gli ultimi preparativi.
Infilare tutto il necessario in valigia è un'opera di alta ingegneria ma lo spazio è sufficente, riesco anche a infilarci la famosa boccia di spumante Ucraino. La mattinata prosegue fra preparativi e chiacchiere con l'ospite olimpica che continua a dire: "ma come farò senza il mio volontario olimpico??!!".
Bene farai cara Panda, meno casino per casa, meno puzzo in bagno, nessun bozzolo/baccello che dorme in cucina mentre sorseggi il tuo Yogurt mattutino. Si, ammettiamolo, decisamente una vita migliore :-)
Viaggio di ritorno spettacolare, il primo tratto a oltre 300km/h sul nuovo servizio TAV (che dopo aver visto con i miei occhi la Val di Susa ha il mio pieno sostegno), con un treno bellissimo, dentro e fuori, silenziosissimo e veloccissimo. Arrivo con 10 minuti d'anticipo a Milano, cambio rapido, Intercity che seppur antidiluviano rispetto alla meraviglia tecnologica che lo ha preceduto mi porta a casa in più che perfetto orario.
Fra un ora la cerimonia di chiusura che ci porta via definitivamente anche questa splendida olimpiade vissuta per una volta in un modo diverso e assolutamente affascinante.
2 Comments:
cercherò di cavarmela... intanto tocca derattizzare la casa ;))))
qua, davanti alla cerimonia di chiusura, siamo magonate, sigh sob
Viene voglia di commuoversi ;-)
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