20 febbraio 2006

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In principio c'era solo Dio. Poi gli venne lo sghiribizzo e creò un sacco di cose, fra cui l'uomo e la donna, il ramarro, la cioccolata con le nocciole e le olimpiadi. Dopo qualche miliardo di anni si era un pelo annoiato delle solite guerre, dei terremoti e di tutte le cose belle che ci dona e decise così di divertirsi e di farci divertire. Creò quindi Steven Bradbury che in una sera di Febbraio del 2002 divenne l'idolo delle folle di tutto il mondo, e pure il mio. Immaginatevi la sorpresa e la gioia suprema quando sabato scorso, al Palavela in compagnia della mia fidanzata, non te lo vedo li, a due passi da me.
Rosso come un peperone chiedo: "Can U sign my ticket please?", "have you got a pen?" risponde.
Panico! Non ce l'ho.
Mi getto su una signora le strappo la penna gli passo il biglietto e mi faccio fare il primo (forse secondo ma non vi dirò mai di chi era il primo) autografo della mia vita.
Prendo coraggio.
Ficco la macchina fotografica in mano ad uno sconosciuto e intimo: "basta che schiacci!"
Foto


Adesso sono un uomo compiuto. La mia vita ha trovato il suo senso.

4 Comments:

Blogger SacherFire said...

Perché le Olimpiadi sono anche questo!!!! ;-DDDD
Se non fossi così buono e bravo, con questa cialtronata ti avrei rifatto novo! ;-PPP

16:53  
Anonymous Anonimo said...

Un uomo, un mito :-)

19:29  
Anonymous Anonimo said...

Cioè, quel Bradbury?
Noccipozzocredere!
Ho l'impressione che fosse il primo autografo anche per lui!

09:53  
Anonymous Anonimo said...

Vabbé, lo dico io: il primo e finora unico autografo della sua vita Inve l'aveva chiesto a me, la prima volta che ci siamo incontrati.

18:01  

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